7.0 LE COLTURE E L'AMBIENTE Irrorazione delle colture con pesticidi L'uso dei pesticidi risulta spesso dannoso per l'ambiente: le sostanze tossiche in essi contenute si depositano nel terreno e contaminano sia le piante che le riserve d'acqua.Blair Seitz/Photo Researchers, Inc.

Diversi sono i problemi ecologici legati all’agricoltura. Uno di questi è quello dell’erosione: le lavorazioni del terreno che precedono la semina o che sono finalizzate al controllo delle erbe infestanti espongono il suolo nudo all’azione del vento e dell’acqua, che rimuovono il terreno fertile e contribuiscono all'inquinamento dell'acqua e dell'aria. Oggi, per combattere e prevenire l'erosione, gli agricoltori tendono a non arare il terreno troppo in profondità, ad adottare la tecnica della pacciamatura, ricoprendo il terreno spoglio con residui di altre lavorazioni, e a operare piuttosto la rotazione delle colture. In alcuni casi, tuttavia, alcuni tipi di semi di piccole dimensioni richiedono un letto di semina costituito da un terreno di grana particolarmente fine e, pertanto, in questi casi l'erosione non può essere completamente evitata.

7.1 L’uso dei fertilizzanti e degli antiparassitari

Anche i fertilizzanti, naturali o chimici, possono contribuire all'inquinamento delle acque: l'azoto solubile in essi presente (in forma di nitrati), infatti, può essere dilavato dalle piogge e inquinare le falde acquifere. Gli agricoltori sono oggi più attenti di un tempo nell'evitare simili fenomeni, in parte per motivi ambientali, in parte per il costo sempre più elevato dei fertilizzanti. In generale, tuttavia, l’uso di questi composti è assolutamente indispensabile in un'agricoltura di tipo intensivo.

Anche nel campo della lotta antiparassitaria, un utilizzo indiscriminato di insetticidi e fungicidi ha causato danni all'ambiente e ha favorito lo sviluppo di specie resistenti ai prodotti antiparassitari. Oggi la tendenza è la riduzione dell’uso di pesticidi chimici e la promozione della lotta integrata, vale a dire di un uso combinato di mezzi chimici e biologici, da cui ottenere il massimo di efficacia con il minimo danno ambientale.

7.2 Monocolture

Anche la pratica della monocoltura, vale a dire della coltura di una sola specie per diversi anni consecutivi sullo stesso terreno, presenta alcuni svantaggi per l’ambiente; se da una parte risulta vantaggiosa dal punto di vista economico, infatti, dall’altra favorisce lo sviluppo e la diffusione delle infestanti. Inoltre, l’uso di un numero limitato di specie vegetali, attentamente selezionate, rischia di ridurre la biodiversità delle specie vegetali e di favorire una standardizzazione delle colture e l'abbandono delle specie di tradizione locale. Oggi, per limitare i danni di questa tendenza, appositi centri sperimentali internazionali sono impegnati nella salvaguardia del patrimonio genetico delle specie locali, attraverso la conservazione delle sementi di tutte le colture conosciute. Vedi anche Chemiurgia; Coltivazione biologica; Orticoltura; Cura e gestione dei terreni; Trattamento e conservazione degli alimenti.

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