Melanoma
1 INTRODUZIONE

Melanoma Termine con cui si definisce un tipo di cancro della cute. Il melanoma è, fra i diversi tipi di cancro, uno dei più comuni. Esso rappresenta uno dei tre tipi di tumore che possono colpire la cute; gli altri due prendono rispettivamente il nome di carcinoma delle cellule basali e carcinoma delle cellule squamose.

Il carcinoma delle cellule basali si sviluppa nello strato basale dell'epidermide, che è la parte più superficiale della cute. Il carcinoma delle cellule squamose si sviluppa, invece, negli strati più superficiali dell'epidermide.

Il melanoma si sviluppa in un particolare tipo di cellule, i melanociti, cellule contenenti il pigmento bruno chiamato melanina, che si trovano nello strato basale dell'epidermide. Il melanoma è più pericoloso del carcinoma delle cellule basali e del carcinoma delle cellule squamose essendo, da solo, responsabile di circa tre quarti di tutti i decessi per cancro cutaneo.

2 SINTOMI E DIAGNOSI

Le possibilità di sopravvivenza aumentano quanto prima viene effettuata la diagnosi del melanoma. La precoce verifica dei sintomi da parte di un medico è, pertanto, di fondamentale importanza. La comparsa di un cancro può essere segnalata da qualsiasi alterazione cutanea, e pertanto ogni modificazione della pelle dovrebbe essere segnalata al medico. Tali segnali comprendono, in particolare, cambiamenti di dimensione, di forma, di colore o di consistenza di nei; la comparsa di prurito o di dolore in corrispondenza di un neo; la crescita di nuovi nei o di formazioni cutanee dure al tatto; il sanguinamento di un neo; la presenza di un'ulcerazione sulla cute che non guarisce; la comparsa di macchie nere sotto le unghie di un piede o di una mano, che si estendano sotto la cuticola. Per confermare la diagnosi, il medico potrà eseguire una biopsia, rimuovendo un piccolo pezzo di cute da esaminare al microscopio, in modo da rilevare l'eventuale presenza di cellule cancerose.

3 TRATTAMENTO

Per rimuovere i tessuti cancerosi si usano diversi metodi chirurgici. In alcuni casi, il tessuto viene distrutto con l'applicazione di freddo intenso (criochirurgia). Nei casi più avanzati, la rimozione chirurgica del tessuto viene accompagnata dal trattamento con radiazioni (radioterapia), dalla chemioterapia o da entrambi gli approcci. È stato dimostrato che una classe di farmaci, denominati retinoidi, che hanno come principi attivi la vitamina A, riducono il numero di carcinomi delle cellule basali e delle cellule squamose. Tuttavia, questi farmaci possono provocare patologie alle ossa e al fegato, malformazioni fetali e altri effetti collaterali non desiderati. Attualmente sono in corso alcuni studi sulla possibilità di trattare il cancro della cute con due particolari composti, l'interleukina-2 e l'interferone. Test preliminari hanno dimostrato come l'ipotesi di un vaccino per ridurre la ricorrenza del melanoma sia da ritenersi promettente.

4 PROGNOSI

A cinque anni dalla diagnosi di melanoma, il tasso di sopravvivenza è dell'87%. Se il melanoma non si è diffuso ad altre parti del corpo, il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi sale al 94%. Circa l'82 % dei melanomi viene diagnosticato a questo stadio. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi si abbassa al 60% nel caso in cui il tumore si sia diffuso a organi adiacenti. Se il cancro si è diffuso anche a parti distanti dell'organismo, il tasso di sopravvivenza, sempre a cinque anni, scende al 16%.

5 FATTORI DI RISCHIO

I tumori cutanei possono svilupparsi in ogni parte della superficie corporea, ma circa il 90% di essi compare nelle aree esposte al sole, in particolare al volto, al collo, sul dorso delle mani. L'esposizione alla radiazione solare, soprattutto durante l'infanzia, è il principale fattore di rischio per questo tipo di patologia; quanto maggiore è il numero di scottature di secondo grado, con formazione di vescicole, tanto più alto è la probabilità di ammalarsi di cancro cutaneo.

Le persone con pelle chiara sono a maggior rischio di tumori cutanei, soprattutto se sono facilmente soggette a scottature e se presentano lentiggini; ad esempio, nella popolazione statunitense di razza bianca, il tasso di incidenza del melanoma è più di 40 volte superiore a quello registrato fra i neri. La presenza di tumori cutanei nella famiglia di un individuo può aumentare la percentuale di rischio che questo contragga tali patologie. Sono in corso di svolgimento alcuni studi per riuscire a individuare i soggetti geneticamente predisposti alla malattia. Nel 1996, ad esempio, gli scienziati annunciarono la scoperta di un gene che si riteneva causasse il carcinoma delle cellule basali. Il gene in questione, denominato gene PTC, contribuisce a controllare la moltiplicazione e lo sviluppo delle cellule. Se per qualche motivo quel gene è assente o difettoso, o se è stato danneggiato da radiazioni ultraviolette, nei tessuti può innescarsi un processo di moltiplicazione cellulare abnorme, che dà luogo a una formazione tumorale. Un altro gene aberrante, denominato gene soppressore di tumori multipli (MTS1) è stato anch'esso messo in relazione all'insorgenza del melanoma (vedi Malattie genetiche). Sembra che anche il tipo di alimentazione possa avere un effetto sull'insorgenza di questi tumori. Uno studio recente ha evidenziato che i pazienti nutriti con una dieta contenente il 20% di grassi erano meno soggetti all'insorgere di carcinomi cutanei di quelli che consumavano una dieta normale, contenente circa il 38% di grassi (vedi Scienza della nutrizione).

6 MISURE PREVENTIVE

La luce del sole che raggiunge la superficie della Terra contiene due tipi di radiazione ultravioletta (UV): la radiazione UV-A e la radiazione UV-B. Entrambe contribuiscono all'insorgenza di scottature e di tumori cutanei, e inoltre alla formazione precoce di rughe. Si prevede che l'assottigliamento dell'ozonosfera sarà responsabile di un aumento delle diverse forme di cancro alla cute.

A scopo preventivo, è opportuno evitare l'esposizione al sole nelle ore comprese fra le 10 e le 15. Si raccomanda anche l'uso regolare di creme contenenti filtri solari, abitudine che, come è stato dimostrato, previene lo sviluppo di patologie che possono preludere a formazioni cancerose, come le cosiddette cheratosi precancerose (lesioni della cute che appaiono nella mezza età), e diminuisce il rischio di contrarre tumori cutanei. Poiché il cancro cutaneo si sviluppa lentamente nel corso di molti anni, è importante proteggere la pelle da un'eccessiva esposizione al sole fin dall'infanzia. Si dovrebbero anche evitare trattamenti estetici abbronzanti con lampade a UV, in quanto si tratta di procedure che espongono la pelle allo stesso tipo di radiazione della luce solare. È inoltre fondamentale imparare a effettuare periodicamente l'autoesame della cute e a identificare i primi segni di tumore cutaneo. Ogni modificazione o anormalità della pelle dovrebbe essere riferita al medico.

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