Fibre alimentari Termine con cui si definiscono genericamente le parti degli alimenti vegetali che non vengono demolite durante la digestione e che, pertanto, transitano per gran parte del canale alimentare quasi inalterate.
2 COMPOSIZIONE
Da un punto di vista biochimico, le fibre sono costituite dalle pareti delle cellule vegetali; essendo formate da molecole complesse come la cellulosa, la lignina e la cutina, risultano difficilmente attaccabili dai succhi digestivi prodotti dallo stomaco, dal pancreas e dallintestino. Giunte a livello dellintestino crasso, o colon, spinte dai movimenti peristaltici che avvengono nel corso della digestione, le fibre vengono in parte degradate da enzimi prodotti da batteri che vivono come simbionti allinterno dellintestino, formando la cosiddetta flora intestinale. Il principale enzima coinvolto è la cellulasi, che scinde la cellulosa in anidride carbonica e acqua, acidi grassi e metano; questi composti possono essere assorbiti dalle pareti del colon.
3 TIPI DI FIBRE
I diversi tipi di fibre alimentari possono essere classificati in due gruppi, a seconda che siano o no solubili in acqua; le fibre solubili, quando vengono messe in contatto con l'acqua, formano gel viscosi.
3.1 Fibre solubili
Le fibre solubili sono rappresentate da polimeri quali le pectine e le mucillagini, composti che hanno una forte idrofilia (ossia capacità di legare molecole dacqua). Durante il processo digestivo esse agiscono limitando lassorbimento degli zuccheri semplici e del colesterolo.
3.2 Fibre insolubili
Le fibre insolubili sono costituite principalmente da cellulose, emicellulose e lignina, polimeri di struttura complessa. Esse nel corso della digestione contribuiscono alla formazione delle feci, e migliorano la motilità e la funzione di svuotamento dellintestino, riducendo i ristagni delle sostanze indigerite e linsorgere di fenomeni putrefattivi. In tal modo, riducono la tendenza alla stipsi ed esercitano unazione di prevenzione nei confronti di alcune potaologie intestinali (diverticolite, colon irritabile, alcuni tipi di cancro).
4 IMPORTANZA DELLE FIBRE ALIMENTARI
Rispetto agli alimenti raffinati, i cibi non privati delle fibre, definiti genericamente cibi integrali, presentano una massa superiore; di conseguenza, a parità di valore calorico, danno una maggiore sensazione di sazietà (fattore importante nella prevenzione dell'obesità).Regimi alimentari che prevedono un notevole apporto di fibre sembrano anche aiutare il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue e limitare il rischio di malattie cardiovascolari. Una dieta povera di fibre, invece, può determinare una tendenza alla stipsi e può contribuire allinsorgenza di patologie come la diverticolite, l'ernia iatale, le emorroidi e le vene varicose.
4.1 Prevenzione dei tumori
Secondo alcune recenti ricerche, un eccesso di sali biliari potrebbe essere implicato nello sviluppo di alcuni tumori intestinali; lazione di assorbimento di questi sali, operata dalle fibre alimentari, avrebbe di conseguenza un valore protettivo nei confronti di queste patologie. Le fibre alimentari esercitano anche altri effetti di prevenzione contro i tumori: esse, infatti, sono in grado di eliminare con le feci diverse sostanze, potenzialmente cancerogene e introdotte con la dieta; alcuni dei prodotti della fermentazione dei batteri intestinali che si localizzano sulle fibre alimentari contribuiscono a prevenire la moltiplicazione cellulare e quindi forniscono un'ulteriore difesa contro lo sviluppo del cancro dell'intestino.
5 FIBRE E ALIMENTI
Nei paesi industrializzati, la dieta media fornisce 11-12 g di fibre alimentari al giorno (il livello ottimale di assunzione dovrebbe essere attorno a 18 g), di cui la metà circa è costituita da fibre solubili. I cibi più ricchi di fibre sono i cereali integrali, i legumi e alcuni frutti: su 100 g di prodotto, nella crusca di grano vi sono 42,2 g di fibre; nella farina di segale 14,3 g; nei fagioli borlotti 15,8 g; nelle fave secche 21,1 g; nelle carrube 23,1 g; nelle arachidi 10,9 e nelle mandorle 12,7 g. In 100 g di pasta comune e di pane bianco vi sono invece, rispettivamente, 2,7 g e 3,2 g di fibre; nella maggior parte dei frutti e delle verdure, vi sono, per 100 g di prodotto, in media 2,5 g di fibre. Le fibre possono anche essere assunte a integrazione della dieta consueta, sotto forma di apposite preparazioni in polvere o in compresse (vedi Integratore alimentare). Vedi anche Scienza della nutrizione.
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