Alcolismo o Etilismo Condizione in cui un individuo ingerisce volontariamente una quantità eccessiva di alcol etilico. Esso può comparire in forma acuta o in forma cronica. Nella sua forma acuta, l'alcolismo si manifesta con uno stato di ubriachezza; nella sua forma cronica, si può trasformare progressivamente in una vera e propria forma di tossicomania e può essere causa di morte precoce. L'alcolismo è spesso dovuto a una combinazione di fattori di natura diversa, di tipo psicologico, sociale e, a quanto sembra, ereditario.

La categoria di individui che più viene colpita dall'alcolismo è quella degli adulti di sesso maschile; in tempi recenti, comunque, il fenomeno si sta diffondendo anche tra i giovani e le donne ed esso risulta in aumento in quasi tutte le regioni degli Stati Uniti, dell'Europa, dei paesi dell'ex Unione Sovietica e di quelli in via di sviluppo.

Fegato colpito da cirrosi Nelle due immagini, che rappresentano rispettivamente una sezione di fegato sano (a sinistra) e una di fegato colpito da cirrosi (a destra), è possibile osservare la gravità dell'alterazione del tessuto epatico causata dalla malattia. Nel tessuto normale le cellule (epatociti) appaiono uniformemente disposte in aggregazioni tondeggianti, che delimitano i canalicoli biliari; nel tessuto cirrotico, vi è la progressiva sostituzione degli epatociti con tessuto connettivo fibroso, analogo a quello cicatriziale, che, con il progredire della malattia, crea noduli caratteristici. I noduli alterano il flusso sanguigno e, quindi, i normali processi trofici del fegato.SIU/Peter Arnold, Inc.

Diversamente dall'alcolismo in forma acuta, causato anche da un solo episodio di forte assunzione di bevande alcoliche, l'alcolismo in forma cronica, considerato per lungo tempo come la conseguenza di un malessere psicosociale, è oggi ritenuto più correttamente una malattia vera e propria. Esso ha in genere uno sviluppo lento, che può durare diversi anni.

Nella fase iniziale si manifesta con l'eccessiva disponibilità agli alcolici, che finisce per condizionare anche la scelta degli amici e delle attività ricreative. Nelle bevande alcoliche l'etilista cerca più un modo per alterare volontariamente la propria coscienza che non la condivisione di un rito o di una consuetudine sociale (come avviene spesso con il fumo). L'alcol finisce per condizionare tutti gli aspetti della vita quotidiana, assumendo un peso maggiore delle relazioni interpersonali, del lavoro, dell'autostima e perfino della salute. Quando l'assunzione di bevande alcoliche diventa una necessità a cui non può più opporsi, in genere insorge una dipendenza fisica che spinge l'alcolista a bere in continuazione per evitare i sintomi dell'astinenza.

L'alcol produce uno stato tossico generale dell'organismo, accompagnato da una situazione di deperimento dovuto sia a insufficiente apporto alimentare per inappetenza, sia a riduzione dell'assorbimento e dell'utilizzazione degli alimenti introdotti.

Gli effetti dell'alcol sono di tipo cumulativo, cioè si assommano e uno non esclude l'altro; essi comprendono una vasta gamma di disturbi a carico di vari organi e apparati. Tra i più comuni vi sono quelli a carico del sistema nervoso centrale e periferico, dell'esofago e dello stomaco, del fegato e del pancreas, del sistema circolatorio.

Le manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale comprendono sia la comparsa di deficit della memoria e della capacità di apprendimento sia, quando l'alcolismo è associato a malnutrizione, una degenerazione del cervello che si manifesta con la difficoltà nel mantenere la posizione eretta e nel camminare.

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Le manifestazioni a carico del sistema nervoso periferico comportano la comparsa di formicolii e parestesie agli arti.

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